Quotidiani

Una cosa a cui pensavo oggi...

che quotidiani leggete?

Io quando sono più libero, leggo abbastanza regolarmente Repubblica, Unità, Corriere della Sera e un po' La Stampa, più vari altri siti tipo Articolo21, MegaChip (che a differenza di quanto possa apparire dal nome non riguarda i computer), AprileOnline...
Soprattutto ultimamentei quotidiani li leggo

Il Manifesto lo vorrei leggere, ma purtroppo va a finire che me ne dimentico sempre perché non usa i feed RSS.

Quando ho meno tempo mi riduco a leggere solo Repubblica, giusto per non distaccarmi troppo dal mondo e continuare a sapere cosa succede.

Voi avete qualche altro quotidiano o sito o blog del genere che ritenete valido?
E soprattutto... qualcuno di voi legge quotidiani stranieri? Io ogni tanto c'ho provato, ma con scarso impegno. Soprattutto non conoscendoli bene di fama, non so regolarmi su quale possa essere uno interessante. Pensavo che l'Independent potesse esserlo.

Qualcuno è più informato di me?

Bell'argomento. Ultimamente leggo più spesso Repubblica perchè in questo periodo seguo di striscio qualche frivolezza sulla campagna elettorale, tipo con chi va l'Udc al senato o i sondaggi di Panioncelli. Di Repubblica mi piacciono gli articoli di Ilvo Diamanti e qualche volta qualche editoriale di Scalfari. Per il resto è come i tg, cronaca nera e gossip.
Quando ho un po' più di tempo leggo il Manifesto ed Il Sole 24 Ore, a mio avviso i giornali più completi. Il Manifesto ospita economisti come Joseph Halevi, Riccardo Bellofiore o Giorgio Lunghini (presidente dell'asso economisti italiani), tutti e tre di ideologia non neoliberista mentre Il Sole è più mainstream. Insomma per i fatti economici leggo Il Sole perchè li riporta più dettagliatamente dopodichè per le analisi preferisco gli economisti del Manifesto.

Ogni tanto il Corriere ma solo per leggere qualche raro articolo di Giovanni Sartori. L'unità non lo leggo da tempo. Per un po' ho seguito Aprile online che credo sia di area Sinistra Democratica.

Per quanto riguarda i giornali inglesi, non li leggo però ho scoperto questo.

- The Times è di Murdoch. Conservatore ma nel 2001 e 2005 ha sostenuto Blair. E' un giornale autorevole, più o meno come il Corriere in Italia. Ha anche il Sunday Times, The Sun e News of the World (right-wing populist).

- Ci sono i giornali di Paul Desmond, conservatori(Right-wing quindi più a destra di quelli di Murdoch). Desmond possiede la tv porno più famosa d'inghilterra
(wikipedia). Possiede i quotidiani Daily Express, Sunday Express, Daily Star Sunday e Daily Star.

- Daily Mail e Mail on Sunday sono conservatori, del gruppo la cui figura chiave è il visconte Jonathan Harmsworth.

- La Trinity Mirror labusita produce il Daily Mirror e People.

- Herald Tribune di Glasgow Lib-Lab.

I giornali più importanti oltre al The Times di Murdoch sono (da sinistra a destra):

- The Morning Star, comunista, edito da una cooperativa.

- The Guardian, centro-sinistra, critico con la politica estera Usa è il quotidiano che ha riportato Mastella, quando è diventato ministro della giustizia, come testimone al matrimonio del figlio del mafioso Campanella, è il mio preferito.

- The Observer, versione domenicale del The Guardian.

- The Independent, liberal/centre-left, critico anch'esso con Bush e Blair, più vicino ai liberaldemocratici inglesi di cui sostiene la lotta per l'ambiente e il sistema elettorale proporzionale. Parla poco della corona.

- Financial Times, liberista, è il sole 24 ore inglese.

- The Times di Murdoch.

- The Daily Telegraph, conservatore.

Tra questi consiglierei il The Guardian.

Ninus wrote:Quando ho un po' più di tempo leggo il Manifesto ed Il Sole 24 Ore, a mio avviso i giornali più completi. Il Manifesto ospita economisti come Joseph Halevi, Riccardo Bellofiore o Giorgio Lunghini (presidente dell'asso economisti italiani), tutti e tre di ideologia non neoliberista mentre Il Sole è più mainstream. Insomma per i fatti economici leggo Il Sole perchè li riporta più dettagliatamente dopodichè per le analisi preferisco gli economisti del Manifesto.

Riguardo l'economia segnalerei La Voce. Probabilmente lo conosci già, o forse no, ma mi sa che una volta ne avevamo parlato. Non che lo legga frequentemente, sempre per mancanza di tempo, ma mi è sembrato sempre molto completo e dettagliato nelle analisi. Tu che dici?

Ogni tanto il Corriere ma solo per leggere qualche raro articolo di Giovanni Sartori. L'unità non lo leggo da tempo. Per un po' ho seguito Aprile online che credo sia di area Sinistra Democratica.

Tra questi consiglierei il The Guardian.

Eheh, gli darò un'occhiata. Per inglesi in realtà intendevo stranieri, quindi anche americani. Tipo una volta avevo provato a seguire un po' il New York Times, ma non mi sembra una gran lettura. Mi sa che è abbastanza filo governativo o conservatore, comunque.

Invece un sito carino, che tratta di politica, cultura e molto altro, con articoli sia seri che ironici o, molto spesso, satirici è: Slate Magazine.

Se si ha il tempo di seguirlo, è una lettura interessante.

Io leggo.. every day "Repubblica".. nn si può iniziare la giornata senza essere aggiornati..

Poooooooooi il Corriere, e mi diverte vedere le similitudini e le differenze..

Normanno.. che nn mi piace affatto.. ma almeno così so qualcosina di quello che succede dato che nn sn mai a casa.. ç_ç

Stranieri..ehm..ogni tanto The Times e ppppppoi.. riviste scientifiche che nn penso vi interessino..

Beh per me dipende, sicuramente sempre Repubblica, Articolo 21, Peace Reporter ed Arcoiris cioè in maniera fissa e continuativa (più volte al giorno).

Poi, magari anche solo una volta al giorno, Il Corriere, Il Manifesto, a volte l'Unità e l'Espresso.

Poi Stranieri.it, Melting Pot (se cerco qualcosa di specifico, ma è davvero un bel sito) Immigrazione.it e boh altri (tipo la Bbc in tutte le sue forme o il Times o anche il Sole 24 ore, ma preferisco ascoltare la radio di questa testata :D), con meno assiduità, però.

Ah anche il The Guardian, ogni tanto, ma prima ero più patita per i giornali esteri, leggevo anche qualcosa in francese, sia per allenarmi con la lingua, sia perché mi andava di vedere commentate certe notizie :D

Riguardo l'economia segnalerei La Voce. Probabilmente lo conosci già, o forse no, ma mi sa che una volta ne avevamo parlato. Non che lo legga frequentemente, sempre per mancanza di tempo, ma mi è sembrato sempre molto completo e dettagliato nelle analisi. Tu che dici?

Si per un peirodo l'ho seguito molto anch'io, più che altro come motore di ricerca. Ci sono molti argomenti trattati in archivio. E' di Tito Boeri e le cose che dice le ho già sentite in facoltà o in tv, niente di nuovo. Inoltre ha joinato il Pd mi sembra. Fa analisi abbastanza accurate, quindi è da seguire.

Eheh, gli darò un'occhiata. Per inglesi in realtà intendevo stranieri, quindi anche americani.

Mi sa che gli americani come maggiori quotidiani siano più sfigati.

Salvo Usa Today (più venduto ma banale) e Wall Street Journal (che parla solo d'economia, tipo Sole 24 ore o Financial Times) il Los Angeles Times ed il Chicago Tribune sono della stessa corporation che finanzia sia democratici che repubblicani ma più repubblicani, restano i più famosi.

- New York Times. Considerato liberal, più o meno centrista, ci scrive qualche editoriale Paul Krugman, economista che seguo abbastanza spesso anche per fatti internazionali.

- Washington Post. Famoso per il watergate, anch'esso centrista, sembra meno conservatore.

Entrambi hanno sostenuto la guerra in Iraq. Non è una tragedia considerando che sono americani. Insomma in Usa a differenza del Regno Unito non c'è molta scelta.

Tuttavia il NYT è quello che da maggior risalto alle notizie internazionali, quindi forse il più interessante da leggere.

A proposito, informandomi credo di aver trovato una cosa interessante.
Ne avevo già sentito parlare da tempo, non l'ho mai letto ma le info che ho torvato mi inducono a comprarlo in edicola questo mese.
Si tratta del mensile francese Le Monde Diplomatique, periodico controllato per il 49% da una società formata da lettori e dal 51% da Le Monde. Gli argomenti sono internazionali per lo più, tra economia, diritti umani (questo mese c'è anche un articolo sull'aborto e l'attacco della chiesa non solo in Italia ma anche in Spagna e nelle campagne elettorali Usa) guerra e politica. Viene tradotto ed è in edicola con il Manifesto a 2,50 € (il manifesto da solo mi sembra costi già 1 €, quindi 1,5 €). Ha dei limiti rigidi sulla pubblicità, mi sa che ne fa a meno o non ne mette per nulla, per via del fatto che quei soldi potrebbero influire sulla linea editoriale del giornale.
E' considerato da Herman e Chomsky (che hanno scritto insieme il libro "la fabbrica del consenso" dove spiegano il modello di propaganda) il miglior giornale al mondo.

Alla faccia di Grillo e dei giornali che dovrebbero campare di pubblicità e finanziamenti di imprese private.
:D

Ninus wrote:Si tratta del mensile francese Le Monde Diplomatique, periodico controllato per il 49% da una società formata da lettori e dal 51% da Le Monde.
E' considerato da Herman e Chomsky (che hanno scritto insieme il libro "la fabbrica del consenso" dove spiegano il modello di propaganda) il miglior giornale al mondo.
:D

Sì, sapevo del legame fra il periodico francese e il Manifesto. In effetti qualche volta dovrei comprarlo. Chosmky lo conosco. E' uno dei grandi geni contemporanei. Sorprendentemente, l'informatica deve molto a lui, nonostante principalmente sia un linguista.

Grande il Manifesto!!!

Ho scoperto oggi l'esistenza di questo sito:

VOX

Vox è un portale in lingua inglese frutto della collaborazione fra Centre for Economic Policy Research (www.CEPR.org), il sito lavoce.info (a cui Vox si è ispirato e che ha fornito supporto per l'avvio), il sito francese Telos (www.telos-eu.com), e il sito spagnolo Sociedad Abierta (www.sociedadabierta.es).

Ogni sito web consorziato condivide i propri interventi con gli altri. In tal modo gli stessi articoli sono disponibili in quattro lingue. Ciò garantisce alle migliori idee di raggiungere in modo capillare la comunità dei policy-making in Europa.

Vox si è affermato nel giro di pochi mesi come autorevole forum sui temi di politica economica dell’Europa nel suo complesso e attraverso i siti consorziati sviluppa le interazioni fra le discussioni che si svolgono nei singoli paesi sulle politiche economiche nazionali. Si rivolge principalmente agli economisti presso i governi centrali, alle organizzazioni internazionali, al mondo accademico e al settore privato, nonché ai giornalisti specializzati in economia, finanza e business.

I membri del board of editors sono: Richard Baldwin (Editor-in-Chief), Tito Boeri, Juanjo Dolado, Romesh Vaitilingam e Charles Wyplosz. Il web master è Robert Clark e il publication manager Anil Shamdasani.