[CINECLUB#6] L'uomo che non c'era
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[CINECLUB#6] L'uomo che non c'era
Ok vado io...
il film me l'aveva consigliato Carlo ed è uno dei film più tristi che abbia mai visto il titolo è
L'uomo che non c'era
Titolo originale: The Man Who Wasn't There
Paese: USA
Anno: 2001
Durata: 116'
Colore: B/N
Audio: sonoro
Genere: drammatico/noir/ thriller
Regia: Joel ed Ethan Coen
Soggetto: Joel ed Ethan Coen
Sceneggiatura: Joel ed Ethan Coen
Interpreti e personaggi
Billy Bob Thornton: Ed Crane
Frances McDormand: Doris Crane
James Gandolfini: "Big Dave" Brewster
Michael Badalucco: Frank
Katherine Borowitz: Ann Nirdlinger
Jon Polito: Creighton Tolliver
Richard Jenkins: Walter Abundas
Scarlett Johansson: Rachel "Birdy" Abundas
Tony Shalhoub: Freddy Riedenschneider
Jack McGee: Burns
Adam Alexi-Malle: Jacques Carcanogues
Alan Fudge: Diedrickson
il film me l'aveva consigliato Carlo ed è uno dei film più tristi che abbia mai visto il titolo è
L'uomo che non c'era
Titolo originale: The Man Who Wasn't There
Paese: USA
Anno: 2001
Durata: 116'
Colore: B/N
Audio: sonoro
Genere: drammatico/noir/ thriller
Regia: Joel ed Ethan Coen
Soggetto: Joel ed Ethan Coen
Sceneggiatura: Joel ed Ethan Coen
Interpreti e personaggi
Billy Bob Thornton: Ed Crane
Frances McDormand: Doris Crane
James Gandolfini: "Big Dave" Brewster
Michael Badalucco: Frank
Katherine Borowitz: Ann Nirdlinger
Jon Polito: Creighton Tolliver
Richard Jenkins: Walter Abundas
Scarlett Johansson: Rachel "Birdy" Abundas
Tony Shalhoub: Freddy Riedenschneider
Jack McGee: Burns
Adam Alexi-Malle: Jacques Carcanogues
Alan Fudge: Diedrickson
Ninus- Cazzone impermeabile
- Number of posts : 710
Città : natale
Registration date : 2007-12-29
Re: [CINECLUB#6] L'uomo che non c'era
Wow, grande Nino oo
Magari ne approfitto per rivederlo in lingua originale.
Ottima scelta ^^
Magari ne approfitto per rivederlo in lingua originale.
Ottima scelta ^^
Re: [CINECLUB#6] L'uomo che non c'era
Ok, visto.
Come per la prima visione, mi è piaciuto molto: non fosse per Non è un paese per vecchi, loro ultimo film, questo sarebbe il mio preferito dei fratelli Coen.
È un film che funziona benissimo, le parti si incastrano perfettamente. In più, è un piacere per gli occhi: non solo il bianco e nero, ma anche ogni inquadratura e lo strano uso della computer grafica mi hanno dato davvero una forte sensazione di accuratezza, eleganza, attenzione ai particolari. Impeccabile dal punto di vista tecnico, secondo me.
Penso che il protagonista sia comunque ciò che caratterizza più il film, mi piace molto questo suo essere totalmente bianco, direi apparentemente ininfluente: la sua passività viene meno solo un paio di volte in tutto il film, ed è questo che mette tutto in disordine, senza che comunque lui si scomponga mai. Mi è piaciuto vedere come ad una sua rara azione, magari neanche programmata e buttata lì un po' a caso (tipo quando uccide Tony Soprano con quell'unico, fortunato colpo secco), segue un effetto domino imprevedibile, che io ho vissuto con sgomento immedesimandomi in lui (che invece sgomento non aveva). È interessante vedere anche come gli altri personaggi spesso non danno neanche peso a lui, considerandolo solo un uomo estremamente ordinario, un semplice barbiere, e lui non è neanche minimamente turbato da tutto ciò, ma lo accetta passivamente come tutto il resto (mi viene in mente soprattutto la scena in cui l'avvocato paradossalmente non prende neanche in considerazione la sua confessione).
Mi sono chiesto è in questo che risiede il messaggio dei fratelli Coen, forse volevano descrivere questo aspetto strano e abbastanza inquietante della vita che scorre indifferentemente da noi e dalle nostre azioni. O forse sto solo forzando alcuni elementi del film con questa spiegazione, non so.
Chiudo dicendo che è stato divertente scoprire anche due attori che alla prima visione non avevo minimamente notato, dato che non li conoscevo: James Gandolfini (il sopracitato Tony Soprano) e quella gran gnocchettina di Scarlet Johansson, che era ancora piccola e fa non poca tenerezza.
Come per la prima visione, mi è piaciuto molto: non fosse per Non è un paese per vecchi, loro ultimo film, questo sarebbe il mio preferito dei fratelli Coen.
È un film che funziona benissimo, le parti si incastrano perfettamente. In più, è un piacere per gli occhi: non solo il bianco e nero, ma anche ogni inquadratura e lo strano uso della computer grafica mi hanno dato davvero una forte sensazione di accuratezza, eleganza, attenzione ai particolari. Impeccabile dal punto di vista tecnico, secondo me.
Penso che il protagonista sia comunque ciò che caratterizza più il film, mi piace molto questo suo essere totalmente bianco, direi apparentemente ininfluente: la sua passività viene meno solo un paio di volte in tutto il film, ed è questo che mette tutto in disordine, senza che comunque lui si scomponga mai. Mi è piaciuto vedere come ad una sua rara azione, magari neanche programmata e buttata lì un po' a caso (tipo quando uccide Tony Soprano con quell'unico, fortunato colpo secco), segue un effetto domino imprevedibile, che io ho vissuto con sgomento immedesimandomi in lui (che invece sgomento non aveva). È interessante vedere anche come gli altri personaggi spesso non danno neanche peso a lui, considerandolo solo un uomo estremamente ordinario, un semplice barbiere, e lui non è neanche minimamente turbato da tutto ciò, ma lo accetta passivamente come tutto il resto (mi viene in mente soprattutto la scena in cui l'avvocato paradossalmente non prende neanche in considerazione la sua confessione).
Mi sono chiesto è in questo che risiede il messaggio dei fratelli Coen, forse volevano descrivere questo aspetto strano e abbastanza inquietante della vita che scorre indifferentemente da noi e dalle nostre azioni. O forse sto solo forzando alcuni elementi del film con questa spiegazione, non so.
Chiudo dicendo che è stato divertente scoprire anche due attori che alla prima visione non avevo minimamente notato, dato che non li conoscevo: James Gandolfini (il sopracitato Tony Soprano) e quella gran gnocchettina di Scarlet Johansson, che era ancora piccola e fa non poca tenerezza.
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