Here comes the morning and I was singing about you
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Here comes the morning and I was singing about you
Ho disegnato il tuo viso nel posto che più mi spaventa:
tornarci ogni notte è un crampo e una carezza,
è la rabbia di una lacrima che buca il cervello,
è la dolcezza di un istante che dura in eterno.
Quando ero piccolo dormivo in un letto sopraelevato. Era come un letto a castello, ma senza quello di sotto.
Era comodo perché così nello spazio vuoto c'era posto per mettere i giochi, i libri, tutto. Per arrivare fin sopra c'era una scala fatta a gradini (anche se erano più "gradoni", dato che erano larghi e spaziosi), il primo dei quali conteneva una sorpresa: il coperchio si poteva sollevare, così dentro potevo metterci della roba. Il bello era che se non sapevi che poteva sollevarsi non ti sarebbe mai venuto in mente di provare a farlo, quindi quello era il mio nascondiglio segreto. Non che avessi granché da nascondere, ma era emozionante.
Una particolarità importante di questo letto, già fighissimo di per sé, è che era stato fatto interamente a mano da mio padre (che ha sempre avuto l'hobby del fai-da-te), tutto in legno, e colorato di arancione, verde e azzurro.
Mia madre mi addormentava tutte le sere, e aspettava sempre che dormissi prima di andarsene. A volte tentava di andar via quando in realtà non ero ancora del tutto addormentato, quindi mi risvegliavo e la chiamavo, così lei tornava indietro e aspettava che mi dormissi per davvero, stavolta.
Io, dal canto mio, non avevo alcuna voglia di dormire: sapevo che, una volta caduto nel sonno, lei se ne sarebbe andata, e io sarei rimasto solo nella mia stanza, per tutta la notte, e la mattina successiva mi sarei svegliato senza di lei. Ovviamente, però, mi addormentavo sempre, e ogni mattina, quando mi svegliavo, mia madre non c'era più.
Un giorno, però, e lo ricordo ancora benissimo, mi svegliai e lei era ancora lì. Dormiva. Rimasi sorpreso, perché uno dei miei più grandi desideri si era realizzato: mia mamma era stata tutta la notte accanto a me, non mi aveva abbandonato, e io ero felicissimo. Evidentemente si era addormentata lì, magari per colpa di una giornata pesante, e mio padre non aveva voluto svegliarla, forse per non correre il rischio di svegliare anche me.
Quello è stato il risveglio più bello di tutta la mia vita.
tornarci ogni notte è un crampo e una carezza,
è la rabbia di una lacrima che buca il cervello,
è la dolcezza di un istante che dura in eterno.
Quando ero piccolo dormivo in un letto sopraelevato. Era come un letto a castello, ma senza quello di sotto.
Era comodo perché così nello spazio vuoto c'era posto per mettere i giochi, i libri, tutto. Per arrivare fin sopra c'era una scala fatta a gradini (anche se erano più "gradoni", dato che erano larghi e spaziosi), il primo dei quali conteneva una sorpresa: il coperchio si poteva sollevare, così dentro potevo metterci della roba. Il bello era che se non sapevi che poteva sollevarsi non ti sarebbe mai venuto in mente di provare a farlo, quindi quello era il mio nascondiglio segreto. Non che avessi granché da nascondere, ma era emozionante.
Una particolarità importante di questo letto, già fighissimo di per sé, è che era stato fatto interamente a mano da mio padre (che ha sempre avuto l'hobby del fai-da-te), tutto in legno, e colorato di arancione, verde e azzurro.
Mia madre mi addormentava tutte le sere, e aspettava sempre che dormissi prima di andarsene. A volte tentava di andar via quando in realtà non ero ancora del tutto addormentato, quindi mi risvegliavo e la chiamavo, così lei tornava indietro e aspettava che mi dormissi per davvero, stavolta.
Io, dal canto mio, non avevo alcuna voglia di dormire: sapevo che, una volta caduto nel sonno, lei se ne sarebbe andata, e io sarei rimasto solo nella mia stanza, per tutta la notte, e la mattina successiva mi sarei svegliato senza di lei. Ovviamente, però, mi addormentavo sempre, e ogni mattina, quando mi svegliavo, mia madre non c'era più.
Un giorno, però, e lo ricordo ancora benissimo, mi svegliai e lei era ancora lì. Dormiva. Rimasi sorpreso, perché uno dei miei più grandi desideri si era realizzato: mia mamma era stata tutta la notte accanto a me, non mi aveva abbandonato, e io ero felicissimo. Evidentemente si era addormentata lì, magari per colpa di una giornata pesante, e mio padre non aveva voluto svegliarla, forse per non correre il rischio di svegliare anche me.
Quello è stato il risveglio più bello di tutta la mia vita.
Re: Here comes the morning and I was singing about you
O_O Persecuzione..
Invece Wick.. è una cosa dolcissimissima.. che teneri i bimbi!
Invece Wick.. è una cosa dolcissimissima.. che teneri i bimbi!
jabuticaba- Testa di Ciolla
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Age : 37
Registration date : 2007-12-22
Re: Here comes the morning and I was singing about you
Oddio vito.. mi hai emozionato.. che carino che sei :*
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