Beppe ALFANO

Cuffaro:" Beppe Alfano è un esempio per tutti"
(come dire ammazzarne uno per educarne cento)

Già

Io ignorante sono. Chi è Beppe Alfano?

Che maiale Cuffaro, prima o poi le pagherà tutte .. una ad una .. :BOM:

Beppe Alfano è un giornalista barcellonese giustiziato dalla mafia perchè, si dice, avesse scoperto strani e sospetti giri di soldi .. soldi provenienti da finanziamenti per fare la strada del mare che congiunge Milazzo e Barcellona .. tanti soldi, molti arrivati nelle tasche di .. non lo sapremo mai.

Credo, tra l'altro, che nei giorni successivi alla sua morte (o forse proprio quello dopo), Alfano avesse un appuntamento con Olindo Canali per raccontargli ciò che aveva scoperto ..

Mi chiedo come mai il tema della mafia non interessi granchè l'opinione pubblica meridionale. Ricollegandomi ad un altro post dove si diceva che spesso è la pubblicità che produce dei comportamenti/consumi indotti mi sono domandato perchè non facciano mai pubblicità sulla mafia.
Ad esempio le pubblicità fatte in Inghilterra contro la guida in stato d'ebbrezza con immagini che illuminano circa le possibili conseguenze di una guida pericolosa influiscono in modo tale da creare prima spavento e dopo un senso di colpa nelle persone che guidano in stato d'ebbrezza, rendendo oltretutto socialmente ripugnante un tale atteggiamento.
Perchè non fare non dico pubblicità, ma qualche documentario nel quale si vede da dove vengano spesso soldi che una volta ripuliti vanno a finire in azioni, immobili o appalti?
Anche finte ricostruzioni di commercio d'organi, uccisioni o locali in fiamme per chi non paga il pizzo, insomma far vedere gli effetti che non tutti sanno perchè fortunatamente non tutti vivono in prima persona.
Non ho nulla contro la Svizzera, ma mi piacerebbe vedere una bella pubblicità ad esempio che faccia vedere gli impiegati di banche e assicurazioni che invece di aprire conti correnti fatti di semplice cartamoneta (pecunia non olet) li aprissero di organi congelati, di bidoni di benzina con cui si bruciano negozi, di proiettili, di pistole.
Non si sente mai parlare del segreto bancario dei paradisi fiscali anche se è esso lo strumento principale con cui si lavano i soldi sporchi.
Troppo bigottismo. Ovviamente chi potrebbe proporre iniziative del genere? I quotidiani e settimanali che sono finanziati da imprese che usufruiscono dei soldi sporchi come finanziamento (compresa l'impresa vaticana)?
Dovrebbe essere lo stato, ma sappiamo che ogni volta che si cerca di far luce nei rapporti mafia-politica accade il finimondo (i rapporti mafia-economia vengono dati per scontati, riconducibili alle solite "mele marce").
Cosa simpatica confindustria butterà fuori le imprese che "pagano il pizzo". Bene! E le imprese che utilizzano i proventi del pizzo dopo che è stato lavato?
Lasciamo state il mercato degli stupefacenti. Di solito quando tali politiche sono applicate a settori diversi da quello degli stupefacenti vengono chiamate "numeri chiusi", "licenze", "monopoli legali".
Un Alfano fa notizia, viene ricordato negli anniversari, ma senza un'azione collettiva da parte della società, si dimentica tutto.

Confidustria butta fuori le aziende che pagano il pizzo?
Ma che senso ha buttare fuori chi paga il pizzo? Come funziona, ad appello azienda chiama e risponde dicendo:"SI o NO"?
Chi mai dichiarerà di pagare il pizzo?
E chi dovrebbe mettersi a indagare su chi lo fa o su chi mente .. Montezemolo?la Finanza? o ci si affida al buon senso personale?

Queste sono solo mosse d'immagine per dare la garanzia alla gente (probabilmente anche ad operatori esteri) che se quelle aziende del sud restano in Confindustria vuol dire che il pizzo non lo pagano e quindi potrebbe diventare una sorta di garanzia e/o bella immagine da sventolare.

Ma resta tutto, esclusivamente, una mossa pubblicitaria (tanto per stare in tema)

Sul bigottismo e il non parlar di mafia, il problema è che alcuni raccontano e ne parlano (vedi Report, vedi Grillo con la rete e i suoi sproloqui alla Commissione Europea) ma la questione non è più (non solo) che non si parla di mafia, la questione è che ormai molti non ci vogliono nemmeno credere anche se è lì sotto gli occhi di tutti, puzzolente come merda secca.
E' come se fosse un incubo, non nominarlo che non esiste e se è troppo palese chiudo gli occhi così non lo vedo più.
Il discorso è che non si è disposti ad accettare che questo fenomeno ormai esiste, ci si è rassegnati al fatto che tanto ormai è talmente radicata che non si può più far nulla per sradicarla.
E chissà che forse non sia davvero così ..

Si certo che è una squallida mossa pubblicitaria, appunto squallida perchè non appena arriva un'impresa estera vede subito a quali compromessi bisogna scendere per conseguire un appalto nel sud, e cioè il pizzo. Al nord basta una tangente.
Secondo me il problema è sempre lo stesso e cioè che chi ha potere di informare veramente un pubblico vasto, e anche di cercare non dico di educarlo ma di far arrivare una posizione critica a molte persone sono gli stessi poteri che traggono profitto dal fenomeno stesso e quindi si parla di mafia soltanto quando questa uccide poichè si, si può tacere sul monopolio degli stupefacenti, si può tacere sul pizzo, su tutto ma non sulla morte.
Su alcuni temi il sistema mediatico si comporta come una dittatura con un cartello di grandi giornali e tv che non parlano di mafia, che accusano i pm ed i giudici, li attaccano ogni giorno perchè andrebbero contro un "interesse nazionale" quando portano un avviso di garanzia nel 1994 ad uno che non ha mai detto da dove provenivano i soldi tramite le fiduciarie estere con sede in paradisi fiscali. Menzogne ripetute centinaia di volte. Sai che i miei erano convinti che il padre di Berlusconi fosse un impiegato delle ferrovie?
Quando i giornali in Sicilia fanno capo ad un certo Cal.....one non c'è da stupirsene.
E' ovvio che finiti gli studi se ne vadano tutti dalla Sicilia, perchè non c'è niente di meglio da fare che emigrare.
Per fortuna che in Europa si può circolare liberamente. :D