La vigilia di un abominio.
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ilSignorCarlo
Shelby
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Re: La vigilia di un abominio.
Il fatto che la chiesa si affidi ad un soggetto del genere per portate avanti la sua sfida nei confronti dell'aborto mi porta a pensare che nemmeno l'organo che dovrebbe porsi a difesa di certi valori morali, detiene gli stessi o mira ad incrementarli.
Ferrara ha capito che questo argomento tira ed infervora gli animi, allora, appunto, cavalca l'onda. Questo signore è una piaga, piuttosto grossa anche.
Ferrara ha capito che questo argomento tira ed infervora gli animi, allora, appunto, cavalca l'onda. Questo signore è una piaga, piuttosto grossa anche.
Re: La vigilia di un abominio.
Scusate ma questo post lo devo riportare per forza: è troppo spassoso.
12 febbraio 2008, in Marco Travaglio
Caos salmo
Nell’ambito della semplificazione della politica e della corsa sfrenata verso l’età della pietra, ecco a voi la Lista No Aborto, per gli inglesi Pro Life, del Platinette Barbuto. Il quale, sempre spiritoso oltrechè molto intelligente, assicura: “Correrò da solo” (già allertata la Protezione civile). Noi, nel nostro piccolo, siamo con lui. La Lista Platinette presenta infatti almeno tre vantaggi.
Primo: il nostro lascia “Otto e mezzo” e almeno per un paio di mesi ce lo leviamo dai piedi (il programma sarà condotto dalla sola Armeni e ribattezzato “Mezzo”).
Secondo: la nobile, disinteressata battaglia ideale “per la vita” che tanti ammiratori platinettiani aveva subornato negli ultimi mesi si rivela finalmente per quel che è: un espediente furbesco per abbindolare qualche beghina raccontandole che, votando lui, diminuiranno miracolosamente gli aborti; seminare zizzania nel centrosinistra, dove c’è sempre qualche Binetti che abbocca; e portare acqua al mulino del Cainano, che peraltro dell’aborto se ne infischia allegramente, visto che la sua signora ha dichiarato di aver abortito fra il sesto e il settimo mese, e lui è molto interessato a far abortire il processo Mills, il processo Mediaset, il processo Saccà e la sentenza della Corte di Lussemburgo su Europa7.
Terzo: lo spettacolo del Platinette che torna candidato dopo gli strepitosi trionfi del Mugello (dove, nel ’97, si presentò contro Di Pietro e portò il Polo al minimo storico, riuscendo a trasformare in dipietristi pure gli elettori berlusconiani) aggiunge un tocco di classe a una campagna elettorale che è meglio del cabaret. Anzi è leggermente più bigotta di un conclave. Pare quasi che non si elegga il nuovo Parlamento, ma il nuovo Papa. Uòlter conciona a Spello tra un convento e l’altro. Piercasinando, escluso dal Partito dei Prescritti in Libertà, corre a telefonare a Ruini in lacrime perché quei cattivoni di Silvio e Gianfranco gli han fatto la bua e non lo fanno più amico. Ruini, anzichè rifilargli una sacrosanta sculacciata e rammentargli che ha 50 anni suonati, lo accoglie all’ombra della sua sottana e manda in tv il direttore di Avvenire, con quella faccia da bollino rosso, a lanciare oscuri messaggi attribuiti a misteriosi “umori che ho raccolto” per dire che Piercasinando è tutti noi e gli facessero un po’ di posto e forza Udc.
- Spoiler:
Intanto giunge notizia da Oltretevere che Gianni Letta, con quella faccia da sua sorella, è stato nominato dal Papa “gentiluomo di Sua Santità”. Il che, spiegano i bene informati, gli dà diritto a comparire sull’Annuario Pontificio (che è già una bella soddisfazione) e per giunta a “stare a contatto col Papa e con la Curia nelle cerimonie e nelle udienze con i capi di Stato e di governo”. Fra un paio di mesi, quando il Cainano piduista e divorziato, dunque molto religioso, prenderà i voti (alle elezioni) e andrà a baciare la sacra pantofola per grazia ricevuta accompagnato da una delle sue famiglie a scelta, Letta Continua accompagnerà entrambi: sia papa Silvio, sia Benedetto suo vice. Se poi si pensa che solo 14 anni fa stavano per arrestarlo per le presunte tangenti sulle frequenze tv e ora lo chiamano “gentiluomo”, vuol dire che c’è davvero speranza per tutti.
Più che in una campagna elettorale, pare di vivere nel film “Il marchese del Grillo” di Alberto Sordi, anche lui gentiluomo di Sua Santità addetto al trasporto del medesimo sulla sedia gestatoria, ma molto più laico e disincantato di questo branco di fanatici e opportunisti che di religioso non hanno nulla. Tutto questo rimestare nei feti da parte di noti ex abortisti, questo appellarsi all’etica da parte di conclamati ladroni e malfattori, questo sventolare i valori della famiglia da parte di celebri puttanieri, questo commuoversi per la sacralità vita da parte dei peggiori guerrafondai, sostenitori di Guantanamo e Abu Ghraib, questo intenerirsi per i bambinelli da parte di chi vorrebbe cacciare dagli asili i figli dei clandestini, questo portare a spasso le madonne pellegrine da parte di fior di miscredenti deve aver allarmato anche gli ambienti più avveduto della Santa Sede, che l’altroieri ha sottolineato la distinzione tra Chiesa universale e la Cei ruinesca (che ieri ha detto la sua anche sul film "Caos calmo"). A riprova del fatto che le ingerenze del Vaticano nella politica sono una cosa grave, ma mai quanto l’arrendevolezza della politica. In una celebre vignetta di Altan, un prete infila un ombrello aperto nel sedere di un passante e domanda: “Disturbo?”. Il passante, rassegnato, risponde: “Si figuri, lei sfonda una porta aperta”.
Re: La vigilia di un abominio.
ilSignorCarlo wrote:Dopo Adriano Sofri, con molto più stile, dice la sua Luttazzi:
http://danieleluttazzi.it/node/340
Come al solito Luttazzi si supera...
:)
Già- Testa di bitume
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Re: La vigilia di un abominio.
http://www.carmillaonline.com/archives/2008/05/002650.html
Sono gravissime le affermazioni che compaiono sul numero in edicola di Famiglia Cristiana. Gravissime, ma previste con ampio anticipo. Ecco alcuni stralci: «È ora di sgretolare il mito della 194, un tabù intoccabile in un Paese dove si cambia perfino la Costituzione»; «L'aborto è un fatto di rilevanza pubblica e politica. Oggi in Parlamento ci sono i numeri per sgretolare il 'mito della 194'. Si tratta di una maggioranza trasversale che, in primo luogo, fa appello ai politici cattolici»; «la 194 ha la colpa di aver sicuramente contribuito, lo dicono i numeri, all'inverno demografico».
E' di un attacco mai portato prima, nemmeno sotto la lunghissima inaccettabile epifania del cardinale Ruini, a una delle conquiste civili più importanti della storia d'Italia. Attacco a cui ciò che rimane del progressismo italiano dovrebbe rispondere: sia per calcolo politico (poiché questo è il principio guida, ormai, dell'ex sinistra) sia per dare un volto definitivo al Paese. Si tratta di organizzare un referendum confermativo sulla 194. Parte da Carmilla la proposta: se questa prende piede (il che consideriamo improbabile), la nazione non si sa bene se potrà essercene grata.
Per il PD, stando sul cinico piano delle argomentazioni del famiglio cristiano che ha redatto l'articolo, si tratterebbe di una chance storica: vincere un referendum sulla 194 riporterebbe la palla in campo proprio, dopo che a Veltroni hanno portato via perfino il campo. Perdere il referendum sulla 194 sarebbe la volontà dei cittadini, il che mostrerebbe definitivamente che delle conquiste civili non gliene frega più un cazzo a nessuno e a nessuna. Anziché alle Maldive, si farebbe un mutuo per andare a Barcellona ad abortire: è semplice, no?
In aggiunta, evidenziamo che non è dovuto al numero degli aborti (in vistoso calo dal momento in cui la legge 194 è stata applicata) ma ad altre condizioni sociali ed economiche, se l'Italia è in calo demografico. E poi: dove sta il peccato di una nazione in calo demografico? Hanno presente a Famiglia Cristiana che cosa combina la sovrappopolazione indiscriminata che, ammantandosi di tutela a priori della vita, è portatrice di un effetto mortale su scala planetaria, della crisi alimentare in cui versano miliardi di persone?
Re: La vigilia di un abominio.
Una falsità degna della retorica cattolica.
Anche negli Stati Uniti d'America l'aborto è legale ma guarda caso secondo l'US Census Bureau in 39 anni la popolazione è passata dai 200 milioni ai 300 milioni ( si dirà che è per la crescita della popolazione immigrata di prima e seconda generazione).
La chiesa cattolica spinge da sempre per la sovrappopolazione poichè questa crea miseria e quindi ignoranza e quindi fedeli.
L'Italia era sovrappopolata fino alla fine della seconda guerra mondiale ed ha potuto risolvere il problema della miseria solo con un'emigrazione di massa.
Se la popolazione cresce con un tasso maggiore dell'aumento della produttività tecnica del settore agricolo (come sta accadendo nel mondo, causa sovrappopolazione rispetto alle risorse e alla tecnica) c'è poco da fare, la domanda di cibo aumenta, i prezzi anche e qualcuno resterà senza cibo.
La dissociazione tra sesso e procreazione è il nemico numero uno della chiesa cattolica ed infatti sembra solo retorica la "modernizzazione" del concilio vaticano secondo se dopo 200 anni di capitalismo ecco che ritornano temi che sembravano essere sepolti nell'antico medio evo.
La chiesa punta sulla sovrappopolazione anche perchè la miseria produce carne da macello per eserciti e per invasioni, guerre, potere ed evangelizzazione.
Insomma, gettano la maschera.
Anche negli Stati Uniti d'America l'aborto è legale ma guarda caso secondo l'US Census Bureau in 39 anni la popolazione è passata dai 200 milioni ai 300 milioni ( si dirà che è per la crescita della popolazione immigrata di prima e seconda generazione).
La chiesa cattolica spinge da sempre per la sovrappopolazione poichè questa crea miseria e quindi ignoranza e quindi fedeli.
L'Italia era sovrappopolata fino alla fine della seconda guerra mondiale ed ha potuto risolvere il problema della miseria solo con un'emigrazione di massa.
Se la popolazione cresce con un tasso maggiore dell'aumento della produttività tecnica del settore agricolo (come sta accadendo nel mondo, causa sovrappopolazione rispetto alle risorse e alla tecnica) c'è poco da fare, la domanda di cibo aumenta, i prezzi anche e qualcuno resterà senza cibo.
La dissociazione tra sesso e procreazione è il nemico numero uno della chiesa cattolica ed infatti sembra solo retorica la "modernizzazione" del concilio vaticano secondo se dopo 200 anni di capitalismo ecco che ritornano temi che sembravano essere sepolti nell'antico medio evo.
La chiesa punta sulla sovrappopolazione anche perchè la miseria produce carne da macello per eserciti e per invasioni, guerre, potere ed evangelizzazione.
Insomma, gettano la maschera.
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