Morto David Foster Wallace

Venerdì sera David Foster Wallace si è impiccato in casa sua, all'età di 46 anni.
Se conoscete me e Carlo ci avrete di sicuro sentito ripetere molte volte il suo nome, dato che era uno dei nostri scrittori preferiti. Era a dir poco geniale. Ha scritto libri come Infinite jest, un romanzo enorme con centinaia di pagine di note, e raccolte di racconti assurdi come Brevi interviste con uomini schifosi, ma anche raccolte di saggi incredibili per arguzia e ironia, come Considera l'aragosta o Una cosa divertente che non farò mai più.

Ho scoperto questa notizia circa un'ora fa e ho subito telefonato a Carlo, praticamente in lacrime (per fortuna stava dormendo e non mi ha risposto, o avrebbe avuto difficoltà a capire qualcosa, temo).

Sto scrivendo questa notizia in un po' tutti i posti di Internet che frequento, e mi sto chiedendo se non sia un modo per rendere più reale la notizia, perché ancora non riesco a crederci. Anche mentre leggevo la notizia stamattina, pensavo che fosse uno scherzo, o di star traducendo male io, dato che era in inglese.

Sono scosso, per cui scusatemi questo post tutto sconnesso.

Mi viene da pensare a "Caro vecchio neon".

Non ricordo, l'ho letto troppo tempo fa. A che cosa ti fa pensare di preciso?

Era quel racconto dove la moglie si chiama Hope e nell'edizione Einaudi il dialogo finale è mutilato?

Wick wrote:Non ricordo, l'ho letto troppo tempo fa. A che cosa ti fa pensare di preciso?

Era quel racconto dove la moglie si chiama Hope e nell'edizione Einaudi il dialogo finale è mutilato?

No, quello che dici tu è Oblio.
In Caro vecchio neon un tizio si suicida e parla da subito dopo la morte, spiegando che ha sempre vissuto per apparire, per mostrarsi bravo, intelligente, per ricevere apprezzamenti etc. Parla della psicologa e fa un bel po' di riflessioni particolari.

Ah sì, ora ricordo vagamente.
Penso che appena torno a casa lo rileggo.

Un altro genio è andato...
chissà con quanta capacità "reale" e obiettiva di scelta...
l'ho aprezzo comunque...

Non piangete troppo...non commuovetevi troppo...il mondo va avanti o indietro lo stesso...lui almeno un buon segno lo ha lasciato..

G.

Una perdita enorme per la letteratura in generale.

Mi dispiace immensamente perché poteva regalarci ancora tanti e tanti altri mille momenti di buona e piacevole lettura, ma, evidentemente, il peso di questa vita lo schiacciava o il peso di se stesso, chissà.

Speriamo solo che il dopo non sia peggio del prima.